Sì, lo so è un po’ forte come titolo ma credo che riassumi l’atteggiamento della stragrande maggioranza di coloro che si auto-definiscono "cristiani" senza cognizione di causa.
Eccoli là in “preghiera”, magari anche in ginocchio, con le lacrime agli occhi a chiedere, chiedere, chiedere. dio fammi questo, dio prendi questo, dio prendi quell'altro, dio fa quello (dio volutamente con la lettera minuscola). E quando magari la risposta non arriva eccoli di nuovo lì, arrabbiati con questo dio che sembra starsene in silenzio: “perché permetti questo? Perché non hai fatto quest’altro? Perché non mi ascolti? Non sei tu un dio d’amore? Ma allora non esisti!”
Insomma, trattano dio alla stregua di un cameriere, pronti a indignarsi, a rivoltarsi, a cacciarlo dalla loro vita se questo dio non fa quello che gli si chiede.
L’arroganza, l’ignoranza e la cecità li avvolge e li sconvolge, e la cosa peggiore è che questa è una piaga dilagante perché sarà proprio il tipo di insegnamento che queste persone passeranno ai loro figli e alla loro cerchia di conoscenze.
Ma ecco una news sconvolgente: DIO NON E’ IL TUO CAMERIERE. Dio non è tenuto a fare niente per te, non c’è obbligazione o coercizione! Dio è Dio.
Difficile da inghiottire? Beh, fattene una ragione.
Dio è Colui che ti ha creato affinché tu servissi Lui e non il contrario! Che poi Lui sia pronto a benedirci, che voglia che noi abbiamo una relazione con Lui, che ci abbia riempito di promesse eterne, beh, tutto questo è meraviglioso, ma non scordiamoci la nostra posizione davanti a Dio: noi siamo nulla, polvere, un soffio.
Ma dal nostro piedistallo, auto-costruito ovvio, facciamo i saputoni, gli arroganti, gli ipocriti, i teologi da strapazzo.
“No, dio non c’è, perché se ci fosse non sarebbe accaduto questo e quest’altro, non avrebbe permesso questo e questo altro ancora.”
"Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri." dice Dio attraverso il profeta Isaia (55.9).
I suoi pensieri sono più alti dei tuoi, e quando tu dici: “no io credo che Dio non farebbe o farebbe una tal cosa” stai follemente comparando i tuoi pensieri ai Suoi!
Non credi che Dio esista? Amen. Tua scelta.
Credi che Dio esista? Allora cercalo! Ma non solo per chiedere, ma anche per dare!
“Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore.” (Gr 29.13)
E dove cerchiamo Dio? Quando stiamo pregando chiedendoGli di tutto e di più?!
Bada bene, non sto dicendo che chiedere sia sbagliato, in fondo la stessa Bibbia più e più volte ci esorta a chiedere affinché otteniamo risposta. Il punto è che la relazione con Dio non deve basarsi solo sul chiedere!
Cosa accadrebbe se il proprio Dio chiedesse qualcosa a te?
Gli risponderesti con la stessa velocità, prontezza e fedeltà di come tu vuoi che Lui risponda a te?
Perché caro/a amico/a, ecco un’altra news, nella Bibbia oltre alle risposte alle nostre domande ci sono anche le richieste che Lui fa a noi. Anche Lui chiede. Ha già chiesto e non devi neanche lambiccarti il cervello per capire cosa, basta aprire la Bibbia per scoprirlo.
Piangiamo e ci lamentiamo perché Dio non ci risponde? E noi? Noi che cosa stiamo facendo per Lui? Quanto tempo passiamo a cercarlo? Quanto tempo passiamo a sapere qual è la Sua volontà per la nostra vita? O la relazione che vogliamo con Dio è a senso unico? Ossia Lui fa per noi mentre noi ce ne stiamo in panciolle a ricevere, per poi lamentarci se non viene fatto nel nostro modo e nei nostri tempi?
Ci lamentiamo del mondo che va in rovina e diamo la colpa a Dio? E noi? Dove siamo noi? Qual è il nostro apporto al mondo? Perché dovrebbe fare Lui quello che è compito nostro fare? Perché dovrebbe intervenire Lui quando è nostro dovere farlo?
Dio è Dio. Dio è Re.
Tu? Figlio, servo, suddito.
Se tu stai al tuo posto, Dio starà al suo.
Se tu fai il tuo, stai tranquillo Dio farà il suo.
Cerchiamo di crescere nel Signore e non nella nostra arroganza religiosa.
Pace & bene