"Poi Gesù, entrato in Gerico, l'attraversava; ed ecco un uomo, chiamato Zaccheo, il quale era il capo dei pubblicani ed era ricco. Egli cercava di vedere chi fosse Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e salì su un sicomoro per vederlo, perché egli doveva passare di là. E, quando Gesù arrivò in quel luogo, alzò gli occhi, lo vide e gli disse: «Zaccheo, scendi giù subito, perché oggi devo fermarmi in casa tua». Ed egli scese in fretta e lo ricevette con gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano, dicendo: «Egli è andato ad alloggiare in casa di un uomo peccatore». Ma Zaccheo si alzò e disse al Signore: «Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e, se ho defraudato qualcuno di qualcosa, gli restituirò quattro volte tanto». E Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anche costui è figlio d'Abrahamo. Perché il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto»." (Luca 19.1-10)
Gesù passa e vede Zaccheo sull'albero, si ferma e lo chiama per nome, gli dice di sbrigarsi a scendere, gli dice che ha un'impellenza: "DEVO" fermarmi da te. Quanta gente presente quel giorno avrebbe voluto che Gesù sedesse alla loro tavola? Ma Gesù risponde alla fede di Zaccheo, al desiderio di cambiamento che Zaccheo cerca.
"Perché l'Eterno non vede come vede l'uomo; l'uomo infatti guarda all'apparenza, ma l'Eterno guarda al cuore." (1Samuele 16.7)
È straordinario questo chiamare per nome. Non si erano mai visti prima, non si conoscevano, ma è come se Dio avesse un radar capace di captare il cuore di chi davvero Lo cerca. E Dio ha modi improbabili, sorprendenti, creativi, nuovi sconvolgenti per raggiungere quella persona. Andare a casa di qualcuno potrebbe non sembrare né creativo né sorprendente o sconvolgente. Ma a quell'epoca andare a casa di un pubblicano certamente lo era perché la reazione al desiderio espresso da Cristo è immediata.
Gesù si avvicina all'inavvicinabile. E non per criticare, non per accusare, non per condannare ma per ispirare. Come Michelangelo guarda quel soffitto anonimo e intravede già quel capolavoro d'arte che sarà poi la cappella Sistina, così Gesù guarda la nostra anima informe e vede già la meravigliosa persona che potremmo diventare. Gesù guarda oltre. Non punta il dito, ma apre la mano e l'allunga in direzione di chi è in necessità.
L'uomo più famoso del momento va a casa dell'uomo più denigrato. Gesù riscatta la sua posizione di uomo e di ebreo perché ci tiene a dire che Zaccheo è fa parte di Israele tanto quanto gli altri che lo stanno accusando: "anche costui è figlio d'Abrahamo." È come se qualcuno della tua famiglia ti avesse escluso perché non concorde con un tuo atteggiamento e poi arriva il capostipite e dice: no, anche lui/lei è una Properzi (nel mio caso, ovvio). Ti ridà un'identità, una posizione.
Zaccheo risponde prontamente a questa fiducia: "Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e, se ho defraudato qualcuno di qualcosa, gli restituirò quattro volte tanto". Quattro volte non si tratta di generosità ma si tratta di legge mosaica. Zaccheo si definisce ladro e secondo la legge mosaica un ladro deve restituire dal doppio fino a sette volte quello che ha rubato (Esodo 22).
Ecco che finalmente il nome, il destino di quel nome diventa realtà: puro, luminoso, pulito. Zaccheo pulisce la sua vita, gli da un nuovo lustro. Perché quando Gesù entra nel cuore, nella vita, nella casa di una persona, è impossibile che quel cuore, quella vita, quella casa rimangano gli stessi. Quando al comando "scendi subito" si scende subito davvero, allora si vive la comunione con Cristo.
Io non so cosa c'è nel cuore dell'uomo. Gesù dice di non dare le perle ai porci, e io non so chi lo sia e chi no. Ma noi abbiamo lo stesso Spirito di Cristo. È lo Spirito che ci dovrebbe dire su chi direzionare la nostra attenzione e su chi no e non i nostri propri occhi, non i nostri pregiudizi e molto meno i pareri del prossimo. Noi siamo chiamati a tirare fuori il meglio delle persone, ad aiutarli a far uscire il diamante dalla pietra grezza, ad aiutarli a compiere il piano che Dio ha stabilito per loro.
Come accadde con Maria Maddalena.
"Ora Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni." (Marco 16.9)
Non so neanche che vita può essere una vita con sette demoni in corpo! Ma dopo l'intervento di Gesù la sua esistenza cambia radicalmente e lei rimane con Gesù fino alla fine, è lei quella che vede per prima Gesù risorto (Mc 16.9). La sua vita dopo Cristo è totalmente trasformata. Perché qualcuno ha creduto in lei.
Rimango sbalordita quando ascolto storie di persone di successo che per anni hanno visto porte sbattute in faccia finché qualcuno ad un certo punto ha creduto in loro e gli ha dato fiducia. Hanno visto la stessa cosa di tutti gli altri, ma hanno saputo guardare oltre.
"Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano». Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio." (1Corinzi 2.9,10)
Ci piace applicare a noi stessi questo versetto, ma Dio potrebbe invece rivelarci anche le cose che ha preparato per qualcuno che sta davanti a noi e che dobbiamo aiutare. Esattamente come fece Barnaba con Paolo. Quando tutti vedevano un assassino (At 9.21,23,26,27), Barnaba vedeva un uomo scelto da Dio.
Se ti senti Zaccheo, alzati, sali su un sicomoro, fa il passo verso la redenzione e Gesù sarà pronto a venire nella tua casa, ad avere comunione con te a ristabilire la tua vita.
Se vedi uno Zaccheo, non puntare il dito, non aggiungerti al coro di voci che lo denigrano, prega e guarda con gli occhi di Dio, permetti allo Spirito di usarti per portare vita e speranza nella sua vita.